Still dal video di documentazione della performance Water Fall
Still from the video documenting the performance Water Fall
CREATIVE EXECUTIION#6 Water Fall
A cura di Irene Biolchini
Performance presso Laboratorio Ceramiche Lega, Faenza - 16 maggio 2024
Nel maggio del 2013 Loredana Longo ha visitato per la prima volta Faenza.
Mi ricordo il tragitto verso il MIC, la visita all’ala bombardata del museo e, immediata, la decisione di esporre una delle sue Explosions, dei lavori che lei stessa ha descritto in questi termini:
“Dell’esplosione non mi interessava (e non mi interessa neanche oggi) la deflagrazione in sé, non è il boato o la distruzione dell’oggetto a essere al centro. Quello su cui voglio focalizzarmi è ciò che l’esplosione trasforma, perché in ogni cambiamento di materia c’è la creazione di qualcosa che non esisteva prima. In ogni segno-crepa c’è il senso dell’azione e dell’esperienza, questo nell’arte come nella vita.”
I segni, le cicatrici del corpo, del suo corpo, popolano i lavori di Loredana Longo. La rovina e la distruzione sono il punto di partenza per la creazione, per rielaborare ciò che la violenza e lo scontro lasciano: un paesaggio devastato che permette di immaginare una ricostruzione. Una ricostruzione distante dalle logiche del potere, dagli investimenti, dai fondi istituzionalizzati, burocratizzati. La sua ricostruzione è, all’opposto, creativa: la vita, il caos, entrano nell’opera rinunciando a qualsiasi possibilità di controllo. Non c’è ordine né regola nei laboratori precari e temporanei che l’artista installa ogni volta che realizza una performance.
Negli anni ho imparato a essere complice di queste invasioni, delle sue appropriazioni di spazi e linguaggi. L’esplosione militare, l’esecuzione vengono stravolti nel loro senso: non annientamento di corpi (l’unico corpo che Loredana abbia mai scarnificato è il suo in una performance a Milano nel 2022), ma messa in atto della testimonianza. Non interessano più i martiri, né gli eroi ma i testimoni, coloro che rimangono, chiamati a reagire, a immaginare nuove forme dai resti di ciò che era.
Nel maggio del 2023 tutte le persone qui presenti sono state testimoni dirette di qualcosa che non sembrava immaginabile: il fiume che esce dagli argini che gli abbiamo imposto e torna lì dove era sempre stato riempiendo ogni interstizio. È successo così che tutti noi - e per noi intendo chiunque abbia trascorso quei giorni in Romagna - siamo diventati parte di ciò che Karl Marx ha definito come interstizio, cioè una comunità di scambio che sfugge alle leggi del capitale e del profitto tramite baratti, produzioni autarchiche o a perdere. Trattori prestati per le operazioni più impensabili; pentole di ragù cucinate e donate a chi offriva mani e forza lavoro; ceramiche regalate sulla porta a fine giornata.
Il laboratorio Lega è stato il mio “laboratorio”, cioè quello spazio condiviso e relazionale in cui apprendere attraverso la pratica. Qualcosa che parte e torna alla vita, ma generando consapevolezza, partecipazione, resistenza. In una specifica impossibilità a separare arte e vita, qualcosa di necessario e inevitabile per moltissimi artisti, certamente per tutti quelli con cui ho collaborato in maniera continuativa negli anni.
Quanto succede oggi non fa eccezione: nel maggio del 2023 Loredana Longo - artista, amica, sorella - ha deciso che voleva essere parte di questo interstizio. È nata così l’idea di presentare una Creative Execution negli stessi spazi invasi dall’acqua, nello stesso “laboratorio”. Questa sera siamo tutti parte di un interstizio: un’azione a perdere, che dura pochi secondi, che non genererà utile, che chiede solo di essere accolta.
CREATIVE EXECUTIION#6 Water Fall
Curated by Irene Biolchini
Performance at Laboratorio Ceramiche Lega, Faenza - May 16, 2024
In May 2013, Loredana Longo visited Faenza for the first time.
I remember the journey to the MIC, the visit to the bombed wing of the museum, and, immediately, the decision to exhibit one of her Explosions, works that she herself described in these terms:
"I was (and still am) not interested in the explosion itself, nor in the blast or the destruction of the object at the center. What I want to focus on is what the explosion transforms, because in every change of matter there is the creation of something that did not exist before. In every mark-crack there is the sense of action and experience, both in art and in life."
The marks, the scars of the body, of her body, populate Loredana Longo's works. Ruin and destruction are the starting point for creation, for reworking what violence and conflict leave behind: a devastated landscape that allows for imagining a reconstruction. A reconstruction distant from the logics of power, from investments, from institutionalized bureaucracies. Her reconstruction is, on the contrary, creative: life and chaos enter the work, relinquishing any possibility of control. There is no order or rule in the precarious and temporary laboratories that the artist sets up each time she performs.
Over the years, I have learned to be complicit in these invasions, in her appropriations of spaces and languages. The military explosion, the execution, are subverted in their meaning: no annihilation of bodies (the only body Loredana has ever skinned is her own, in a performance in Milan in 2022), but the act of testimony. Martyrs and heroes no longer matter; instead, it's the witnesses, those who remain, called to react, to imagine new forms from the remnants of what once was.
In May 2023, everyone present here was a direct witness to something that seemed unimaginable: the river breaking through the banks we imposed and returning to where it had always been, filling every crevice. Thus, all of us - and by "us" I mean anyone who spent those days in Romagna - became part of what Karl Marx defined as an interstice, a community of exchange that escapes the laws of capital and profit through barter, self-sufficient productions, or loss. Tractors lent for the most unthinkable operations; pots of ragù cooked and donated to those who offered hands and labor; ceramics gifted at the door at the end of the day.
The Lega laboratory was my "laboratory," that shared and relational space in which to learn through practice. Something that starts and returns to life but generates awareness, participation, resistance. In a specific impossibility of separating art from life, something necessary and inevitable for many artists, certainly for all those with whom I have collaborated continuously over the years.
What is happening today is no exception: in May 2023, Loredana Longo - artist, friend, sister - decided that she wanted to be part of this interstice. Thus, the idea was born to present a Creative Execution in the same spaces flooded by water, in the same "laboratory." This evening, we all are part of an interstice: a fleeting action, lasting only a few seconds, that will yield no profit, which only asks to be welcomed.
Still dalla ripresa video della performance Grain War
Still from the video recording of the Grain War performance
Vasi di ceramica esplosi durante la performance CREATIVE EXECUTION#5 Grain War
Vases exploded during the performance CREATIVE EXECUTION#5 Grain War
CREATIVE EXECUTION #5 Grain War, 2023
La Sicilia è stata definita il granaio dell’Impero romano, nei secoli ha perso questo primato, ma rimane ancora qualcosa di prezioso, in alcune zone dell’isola esistono delle coltivazioni di grani antichi, sopravvissuti alla massificazione del grano.
L’artista ha riprodotto dei piccoli silos, nove cilindri realizzati di argilla fresca al cui interno ha inserito il prezioso grano antico. La performance consiste nell’esplosione di questi vasi, che si sono deformati causando la caduta dei semi che costituisce una sorta di seminazione alternativa.
Successivamente i cilindri di argilla, sono stati cotti e poi installati sul luogo della performance.
L’esplosione dei vasi metaforicamente rappresenta l‘esplosione dei silos di grano, l’artista spesso associa elementi della storia contemporanea a suoi atti creativi, definiti dall’artista: Creative Execution.
Creative Execution#5 War Grain, è la quinta delle esplosioni eseguite dall’artista negli ultimi anni, ogni performance è legata a un evento specifico o al territorio.
CREATIVE EXECUTION #5 Grain War, 2023
Sicily has been referred to as the granary of the Roman Empire. Over the centuries, the island has lost this primacy, but something precious still remains. In some areas of the island, there are cultivations of ancient grains that have survived the massification of wheat.
The artist has recreated small silos, nine cylinders made of fresh clay containing the precious ancient grain. The performance involves the explosion of these vases, causing them to deform and the seeds to fall out, creating a kind of alternative seeding.
Subsequently, the clay cylinders are fired and then installed at the site of the performance. The explosion of the vases metaphorically represents the explosion of grain silos. The artist often associates elements of contemporary history with his creative acts, which he defines as "Creative Execution."
Creative Execution #5, "War Grain," is the fifth explosion carried out by the artist in recent years. Each performance is linked to a specific event or territory.
CREATIVE EXECUTION #4 Warning, 2019
Performance al Grand Hotel Miramare, Santa Margherita Ligure
20 Vasi di argilla fresca, polvere da sparo, e accenditori elettrici
Courtesy l’artista e Officine Saffi Milano
GUARDA IL VIDEO DELLA PERFORMANCE QUI
CREATIVE EXECUTION #4 Warning, 2019
Performance at Grand Hotel Miramare, Santa Margherita Ligure
20 Raw clay pots, gunpowder and electric igniters
Courtesy the artist and Officine Saffi Milano
WATCH THE VIDEO OF THE PERFORMANCE HERE
CREATIVE EXECUTION #3 Victory, 2019
Performance per Morfologia delle meraviglie, Officine Saffi, Ostuni
40 Vasi di argilla fresca, polvere da sparo, e accenditori elettrici
Courtesy l’artista e Officine Saffi Milano
CREATIVE EXECUTION #3 Victory, 2019
Performance at Morfologia delle meraviglie, Officine Saffi, Ostuni
40 Raw clay pots, gunpowder and electric igniters
Courtesy the artist and Officine Saffi Milano
CREATIVE EXECUTION #2 the flag, 2019
Performance nello spazio Officine Saffi
24 Vasi di argilla fresca, polvere da sparo, e accenditori elettrici
Courtesy l’artista e Officine Saffi Milano
CREATIVE EXECUTION #2 the flag, 2019
Performance in the gallery Officine Saffi
24 Raw clay pots, gunpowder and electric igniters
Courtesy the artist and Officine Saffi Milano
CREATIVE EXECUTION #1, 2018
Performance per la Festa della ceramica e Portoni Aperti, Fabbrica Stylnove, Nove
10 Vasi di argilla fresca, polvere da sparo e accenditori elettrici
Courtesy l’artista e Stylnove Ceramiche
CREATIVE EXECUTION #1, 2018
Performance for Ceramic Festival e Portoni Aperti, Stylnove ceramic factory, Nove
10 Raw clay pots, gunpowder and electric igniters
Courtesy the artist and Stylnove Ceramiche