CAGES, 2010
Installazione
Legno, specchi, luci, barre d’acciaio, catene
Artecontemporanea, Bruxelles Contemporary Art, Brussels
Courtesy Giuseppe Maria Liberto
Un’installazione in cui l’identità personale viene annebbiata dalla confusione in cui lo spazio al contempo si moltiplica e restringe, respinge e attrae in un’altalena di sensazioni che confondono la percezione. La gabbia come metafora di una ricerca perenne di libertà in fuga da un contesto ostile, sia una costrizione fisica o mentale. Luci come sbarre luminose che esaltano il senso di angoscia e al contempo diventano ipnotiche.
CAGES, 2010
Installation
Wood, mirrors, lights, steal bars, chains
Artecontemporanea, Bruxelles Contemporary Art, Brussels
Courtesy Giuseppe Maria Liberto
The cages are covered by mirrors and shiny steal bars, chains and lights. Symbols of imprisonment are alternated to symbols of superficial lightness; the bars and chains are repeated infinitely through a hall of mirrors confusing the perception of the visual field, but mainly creating doubt of the limits of what we perceive as liberty.